Quando si fa riferimento alla salute pelvica, spesso ci si trova di fronte a patologie che richiedono interventi di chirurgia uro-ginecologica mirati per il loro trattamento.
La salute pelvica si riferisce infatti al benessere e al corretto funzionamento della regione pelvica del corpo umano. Questa area comprende la pelvi, che ospita gli organi riproduttivi femminili (come l’utero, le ovaie e la vagina), l’apparato urinario (inclusa la vescica e l’uretra), e il retto.
La salute pelvica è, dunque, di fondamentale importanza poiché coinvolge numerosi processi vitali, tra cui la funzione urinaria, la sessualità e la riproduzione, e qualsiasi disturbo o patologia che colpisce questa regione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di un individuo.
Principali Patologie Uro-Ginecologiche
Tra le principali patologie uro-ginecologiche troviamo:
- Prolasso degli organi pelvici: questa condizione si verifica quando gli organi pelvici, come l’utero, la vescica o il retto, scivolano dalla loro posizione anatomica normale e possono causare sintomi come pressione pelvica e perdita di controllo degli organi.
- Cistite interstiziale: è una patologia caratterizzata da dolore cronico e infiammazione della parete vescicale, spesso accompagnata da urgenza e frequenza urinaria.
- Incontinenza: questa condizione comporta la perdita involontaria di urina o delle feci e, in alcuni casi, di entrambe.
- Fistole uro-ginecologiche: si tratta di aperture anomale che si formano tra organi pelvici e possono portare a sintomi come perdita di urina o feci incontrollata, infiammazioni e conseguenti infezioni.
Queste condizioni possono avere cause diverse, tuttavia sono spesso associate all’invecchiamento, alle gravidanze pregresse e alla conseguente perdita di tono muscolare, ma anche ad eventi traumatici come lacerazioni dovute al parto o ad interventi chirurgici, così come a disfunzioni del sistema nervoso centrale.
In tutti questi casi, il trattamento chirurgico può essere indicato quando altre opzioni terapeutiche non hanno avuto successo o quando la patologia è avanzata.
Andiamo allora ad esplorare quattro tipologie di interventi di chirurgia uro-ginecologica a cui è possibile ricorrere per affrontare queste patologie, attraverso l’inserimento di protesi a sostegno degli organi pelvici o mediante la riparazione di eventuali disfunzioni strutturali e lesioni.
1. Interventi per via endoscopica
Gli interventi endoscopici sono procedure che coinvolgono l’uso di uno strumento chiamato endoscopio, un dispositivo medico a tubo flessibile o rigido dotato di una piccola telecamera alla sua estremità.
Questa telecamera consente ai medici di visualizzare l’interno del corpo del paziente senza la necessità di effettuare tagli significativi. L’endoscopio può infatti essere inserito attraverso piccole incisioni o attraverso le aperture naturali del corpo, come l’uretra o la vagina.
Gli interventi endoscopici sono spesso preferiti quando è necessaria una visione dettagliata dell’area interessata senza dover ricorrere ad interventi invasivi. Queste procedure sono generalmente eseguite in regime ambulatoriale e con anestesia locale, permettendo al paziente di tornare alle sue attività quotidiane in pochi giorni.
2. Interventi per via trans-uretrale
Gli interventi per via trans-uretrale sono anch’essi degli interventi endoscopici, ma rappresentano una modalità di accesso all’area bersaglio attraverso l’uretra, il condotto attraverso il quale l’urina viene eliminata dal corpo.
La sua applicazione è spesso mirata al trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo, una particolare condizione in cui il paziente sperimenta perdite di urina durante le attività fisiche o in occasione di specifici episodi come la tosse o lo starnuto, e, in generale, per le patologie che coinvolgono la vescica.
Questi interventi non richiedono incisioni cutanee esterne e permettono al chirurgo di guidare con precisione il trattamento senza incidere la parete addominale, riducendo significativamente il trauma chirurgico e i tempi di recupero.
3. Interventi per via trans-vaginale
Gli interventi trans-vaginali, come intuibile, sono eseguiti attraverso l’apertura vaginale e sono in genere utilizzati per trattare condizioni come il prolasso uterino o le fistole vescico-vaginali.
Anche in questo caso, pertanto, non vi è la necessità di ricorrere a incisioni cutanee esterne, consentendo alle pazienti un recupero rapido e nessuna cicatrice visibile.
4. Interventi per via robotica
Infine, gli interventi per via robotica rappresentano un ulteriore passo avanti nell’ambito della chirurgia mininvasiva.
Durante un intervento robotico, il chirurgo controlla un robot chirurgico avanzato che esegue l’operazione con estrema precisione, riducendo il rischio di complicazioni.
Questa tecnica è spesso utilizzata per la correzione del prolasso degli organi pelvici e per altre patologie pelviche complesse.
A chi rivolgersi
Vale la pena sottolineare che queste procedure di chirurgia uro-ginecologica richiedono un elevato grado di competenza e precisione da parte del chirurgo, poiché lavorano in uno spazio anatomicamente complesso.
È infatti fondamentale rivolgersi ad un professionista che abbia competenze specifiche sia in ambito urologico che in ambito ginecologico, e che sia esperto nella gestione di tali procedure mini-invasive.
Inoltre, è importante rimarcare che le patologie citate in questo articolo possono avere cause diverse e possono presentarsi con sintomi più o meno gravi a seconda del caso specifico, e differenti da persona a persona.
Ogni paziente è infatti un individuo unico e la scelta del tipo di intervento di chirurgia uro-ginecologica da adottare per affrontare queste patologie richiede un’approccio personalizzato, dalla diagnosi fino al trattamento post-operatorio.
Il Prof. Mauro Cervigni esegue visite ambulatoriali e interventi chirurgici di ginecologia e urologia.